Home > Пресса о нас > La piccola Russia sul lago di Garda. Articolo di Marco Fontana su Sputniknews.com

Del 24.04.2018. Originale

 

Ci eravamo già occupati in passato delle associazioni che in Italia diffondono la cultura russa, fatte sia da italiani che per vocazione si sentono vicini alla Russia sia da russi che hanno scelto di vivere nel Belpaese.

Avevamo scritto del Russkij Mir di Torino e delle sue iniziative legate al poeta Majakovskij, ma ora ci spostiamo nel nord-est, sulle rive del lago di Garda, dove opera l’associazione «Multicittà» guidata da Maria Kuzmina.

—  Maria, che cos’è l’associazione Multicittà?

—  La nostra è una realtà in continua crescita ed evoluzione. L’Associazione culturale internazionale Multicittà (Мультигород) è stata fondata nel 2010 a Desenzano del Garda, sulle rive dell’omonimo lago. La nostra missione è quella di promuovere la cultura russa all’interno della comunità locale. Le nostre attività si svolgono nella sede principale di Desenzano e nei nuovi centri educativi aperti a Brescia e Verona, frequentati in totale da più di 100 bambini bilingue, dai 4 ai 17 anni, e anche da circa 50 adulti.

Organizziamo corsi di lingua, campi linguistici estivi e laboratori creativi di canto, teatro, danza, scacchi, arte, musica, giornalismo, e inoltre l’International Lake Garda Festival «AmiCi» (Art, Music, Children). Pubblichiamo anche la rivista quadrimestrale «Multicarusel» distribuita tra i membri della comunità russa del basso lago di Garda.

Maslenitsa di "Multicittà"

Foto di Anna Kozyrina

 Si può parlare di «comunità russa» intorno al lago di Garda? E come si è sviluppata negli anni?

—  Siamo ormai diventati il punto di riferimento per la gran parte della popolazione russofona che vive nella zona del «basso lago» e che è diventata a tutti gli effetti una comunità. Non sappiamo con precisione quanti siano gli individui russofoni che risiedono intorno al Lago di Garda, ma da parte nostra possiamo dire che il numero dei membri della nostra associazione continua ad aumentare. La comunità russa è ben integrata in quella italiana: vi sono medici, giornalisti, interpreti, impiegati, commessi, fotografi, titolari di bar e ristoranti. E non si tratta solo di russi, ma di persone provenienti anche da altri Paesi russofoni. Vi sono pure alcuni pensionati (per i quali abbiamo lanciato un corso d’italiano) che hanno scelto il Garda per godersi il riposo o per aiutare i figli nella gestione dei nipoti.

A Multicittà vengono i ragazzi cresciuti da famiglie adottive italiane, che continuano a parlare la lingua madre grazie ai nuovi genitori che li portano alla nostra scuola; vi sono infine quelli che, pur cresciuti con genitori russofoni, da piccoli hanno parlato solo italiano, ma oggi tornano alle radici dopo aver conosciuto delle ragazze russe.

—  Chi sono gli italiani che vogliono imparare il russo e che partecipano alle vostre iniziative?

—  Gli iscritti ai nostri corsi di russo sono di tre tipologie: una è quella degli operatori turistici che sentono il bisogno di comunicare efficacemente coi loro clienti; la seconda sono i parenti italiani dei bambini bilingue; la terza è fatta di persone che amano la cultura russa e vogliono finalmente imparare a leggere i libri preferiti in lingua originale.

Scuola d'arte Multicittà

Foto di Anna Kozyrina

—  Come avete avuto l’idea di creare il festival AmiCi? Quando sarà il prossimo? Quali eventi sono previsti?

—  Il festival AmiCi (Art, Music, Children), giunto alla terza edizione, è nato da un’idea legata alla Giornata internazionale del Teatro. L’intento è quello di valorizzare il talento artistico dei giovani tra i 6 e i 16 anni, aiutarli ad affinare le loro capacità creative e a scoprirne le potenzialità espressive in un contesto che favorisca il dialogo tra i ragazzi di diverse nazionalità.

La manifestazione si articola in tre sezioni: Teatro in lingua russa, Canto e musica, Arte e immagine. Per ciascuna categoria sono previsti concorsi nei quali i ragazzi vengono valutati da una giuria di esperti, e laboratori tenuti da professionisti dei rispettivi settori, che consentono ai ragazzi di approfondire le loro conoscenze e migliorare le loro abilità nelle arti performative e figurative.

Festival Amici Multicittà

Foto di Anna Kozyrina

I partecipanti arrivano da molte regioni italiane e anche da Stati esteri come Danimarca, Finlandia, Bielorussia e naturalmente anche Russia.

La cerimonia di apertura avverrà il 28 aprile a Desenzano all’auditorium Celesti, mentre la chiusura e le premiazioni si terranno il 1′ maggio presso il Teatro Alberti.

—  Avete un o sponsor che vi aiuta nell’organizzazione oppure riuscite a fare tutto da soli?

—  La maggior parte del lavoro dell’organizzazione è svolto su base volontaria. A partire dal 2017 veniamo sostenuti anche dall’associazione Alberghieri di Desenzano e dal Consorzio Lago di Garda — Lombardia, e poi da privati come il Ristorante Lupo di mare di Verona e il Frantoio Montecroce. Inoltre, il team Rusvelo ci aiuta nella logistica e altri partner partecipano offrendo i loro prodotti.

Il Comune di Desenzano del Garda quest’anno patrocinerà l’evento, mettendo a disposizione incantevoli edifici situati nel centro storico della città.

—  Ci sono degli anedotti interessanti legati a Multicittà o al festival AMiCi?

—  Un aneddoto che ci piace sempre raccontare è quello accaduto lo scorso anno per il Festival: il nostro evento ha permesso a una famiglia di riunirsi a Desenzano. I nonni di Volgograd finalmente sono riusciti a vedere esibirsi la loro nipotina che vive a Parigi.

L’opinione dell’autore può non coincidere con la posizione della redazione.